Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24440 del 13 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:24440PEN

Massima

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La premeditazione, quale circostanza aggravante del reato di omicidio, richiede la sussistenza di due elementi essenziali: l'elemento cronologico, consistente in un apprezzabile intervallo temporale tra l'insorgenza del proposito delittuoso e la sua attuazione, tale da consentire una ponderata riflessione sulla decisione presa e sull'opportunità del recesso; e l'elemento ideologico, rappresentato dalla natura ferma e irrevocabile della risoluzione criminosa, che deve perdurare senza soluzioni di continuità nell'animo dell'agente fino alla commissione del reato. Tali elementi devono essere oggetto di una congrua e adeguata motivazione da parte del giudice di merito, non essendo sufficiente il mero riferimento alle modalità esecutive del delitto o ad eventuali dichiarazioni precedenti dell'imputato, in assenza di una puntuale ricostruzione del processo psicologico che ha condotto alla determinazione criminosa. Al contrario, la circostanza aggravante della minorata difesa sussiste quando il reo abbia approfittato, attraverso un meditato calcolo, delle possibilità di facilitazione dell'azione delittuosa offerte dal particolare contesto in cui l'azione si è svolta, tale da incidere sull'intensità del dolo. Ai fini della concessione delle circostanze attenuanti generiche, il giudice di merito deve indicare le specifiche ragioni che giustificano il riconoscimento o il diniego di tali diminuenti, senza che sia necessario prendere in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti o rilevabili dagli atti, essendo sufficiente il riferimento a quelli ritenuti decisivi o comunque rilevanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS)
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS)
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS)
avverso la sentenza n. 55/2013 CORTE ASSISE APPELLO di ROMA, del 09/06/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/01/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MINCHELLA ANTONIO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALASSO Aurelio, che ha concluso per il rigetto del ricorso del (OMISSIS) e per la dichiarazione di inammissibilita' dei ricorsi (O…

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