Cassazione penale Sez. V sentenza n. 50682 del 29 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:50682PEN

Massima

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Il reato di accesso abusivo a sistema informatico di cui all'art. 615-ter c.p. richiede la prova del dolo specifico dell'agente, consistente nella volontà di consentire ad altri l'accesso al sistema informatico di cui egli dispone, non essendo sufficiente la mera condotta materiale di aver fornito ad un soggetto estraneo le proprie credenziali di accesso. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del dolo, deve compiere un'attenta disamina del compendio probatorio acquisito, senza limitarsi a una mera ricostruzione alternativa della vicenda, e può ritenere esclusa la responsabilità penale dell'imputato qualora ritenga che la condotta non sia stata animata dalla finalità di consentire l'accesso abusivo al sistema informatico, anche in presenza della mera condotta materiale di aver fornito le proprie credenziali ad un soggetto estraneo. In tali casi, la sentenza di proscioglimento non può essere censurata in sede di legittimità attraverso una diversa valutazione del materiale probatorio, essendo necessario indicare specifici elementi istruttori non considerati dal giudice di merito e tali da rendere necessario un supplemento di indagine.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - rel. Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA;
nei confronti di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/03/2016 del GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di ROMA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. SERGIO GORJAN;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Luigi Cuomo che ha concluso per il rigetto del ricorso.
Udito il difensore dell'imputata avv. (OMISSIS) del foro di Roma che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Il G…

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