Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11604 del 23 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:11604PEN

Massima

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Il reato di lesioni volontarie gravi commesso nell'ambito di un'attività sportiva è configurabile quando la condotta dell'atleta, pur essendo posta in essere durante lo svolgimento della disciplina, risulti intenzionalmente diretta a ledere l'incolumità fisica dell'avversario o comunque connotata dalla piena accettazione del rischio di cagionare un evento lesivo, in palese violazione delle regole tecniche e del contesto agonistico di riferimento. In tali ipotesi, l'azione dell'atleta, sebbene riconducibile formalmente all'esercizio dell'attività sportiva, è da ritenersi estranea alla causa di giustificazione dell'esercizio di attività sportiva, in quanto priva del necessario collegamento con le finalità tipiche della disciplina praticata e connotata da una volontarietà incompatibile con il corretto svolgimento della competizione. Diversamente, qualora la condotta dell'atleta, pur integrando una violazione delle regole tecniche, risulti connotata da mera colpa, in assenza di una volontà diretta a ledere l'avversario o di una accettazione del rischio, essa rientra nell'ambito dell'illecito sportivo non penalmente rilevante. L'accertamento dell'elemento soggettivo del reato, pertanto, assume un ruolo centrale nella qualificazione giuridica della condotta, richiedendo un'attenta valutazione delle circostanze del caso concreto, con particolare riguardo alle modalità della condotta posta in essere, al contesto agonistico in cui si è svolta e alle dichiarazioni testimoniali, al fine di verificare se l'atleta abbia agito con dolo, anche eventuale, ovvero in modo meramente colposo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. BONITO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

SP. RO. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 635/2009 CORTE APPELLO CAGLIARI, del 18/12/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in pubblica udienza del 09/02/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELA TARDIO;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per prescrizione;

udito il dif…

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