Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 37866 del 15 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:37866PEN

Massima

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Il giudice, nel disporre la misura cautelare della custodia in carcere, è tenuto a motivare adeguatamente in ordine alla sussistenza di concreti e specifici elementi che rendono tale misura l'unica idonea a fronteggiare le esigenze cautelari, rappresentando tale motivazione la corrispondente valutazione in negativo rispetto alla gamma delle misure cautelari personali meno afflittive. Ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, il giudice può legittimamente considerare, tra gli altri elementi, la gravità delle modalità del fatto, i precedenti giudiziari specifici dell'indagato e la circostanza che il reato sia stato commesso nella propria abitazione, escludendo in tali casi la possibilità di applicare misure meno afflittive come gli arresti domiciliari. La mancata convalida di un precedente arresto, la disponibilità di terzi ad accogliere l'indagato, l'assenza di precedenti condanne e la richiesta di giudizio abbreviato non costituiscono, di per sé, elementi idonei a superare la motivazione fornita dal giudice in ordine alla sussistenza delle esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARINI Lionello - Presidente

Dott. BARTOLOMEI Luigi - Consigliere

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

Dott. AMENDOLA Adelaide - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

AN. Pi., nato a (OMESSO) il (OMESSO);

avverso l'ordinanza in da 13.12.2006 del Tribunale di Bari;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il procedimento;

udita la relazione del consigliere Dott. BARTOLOMEI Luigi;

udito il Procuratore Generale nella persona del Dott. BAGLIONE Tindari, ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito l'avv. AIELLO ((omissis)), del foro di Roma, ch…

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