Il verbale di accertamento di una violazione del codice della strada, redatto dall'agente accertatore con l'indicazione specifica del luogo dell'infrazione e della contestazione di sosta in zona rimozione con cartello mobile percepibile dagli utenti, costituisce prova sufficiente della violazione, non inficiata dal mero giudizio personale di un teste, in assenza di elementi che ne dimostrino l'inattendibilità o l'incompletezza. Il giudice di merito, nel valutare la legittimità della sanzione, deve limitarsi all'esame della documentazione prodotta, senza poter riesaminare nel merito le risultanze probatorie, salvo il caso di omesso esame di un fatto decisivo oggetto di discussione. Le spese del giudizio devono essere liquidate secondo i criteri di cui all'art. 91 c.p.c., senza possibilità di applicare valutazioni di equità, trattandosi di controversia da decidere secondo diritto.