Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 7954 del 26 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:7954PEN

Massima

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Il rifiuto di ottemperare a un ordine legittimo di un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, anche se accompagnato da violenza o minaccia, integra il reato di resistenza a pubblico ufficiale, a prescindere dalla finalità specifica di impedire il compimento dell'atto di sequestro o di altro atto d'ufficio. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato, non è tenuto a esaminare ogni singola deduzione difensiva, essendo sufficiente che la motivazione della sentenza consenta di comprendere le ragioni della ritenuta colpevolezza sulla base degli elementi probatori acquisiti, senza che sia necessario un'analitica confutazione di tutte le argomentazioni difensive. L'accertamento della responsabilità penale, infatti, rientra nell'esclusiva competenza del giudice di merito, la cui valutazione del materiale probatorio è incensurabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o priva di adeguata motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. AGRO' Antonio - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CU. RO. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 4423/2007 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 13/06/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/02/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLO CITTERIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DE SANDRO ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

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