Il rilascio, il rinnovo, la revoca e la decadenza delle concessioni demaniali marittime rientrano nelle funzioni amministrative conferite dalla Regione ai Comuni, ai sensi dell'art. 4, comma 1, della legge regionale n. 17/2005, senza che la Regione possa rivendicare una competenza concorrente o esclusiva in materia. Il Comune, nell'esercizio di tali funzioni, deve contemperare gli interessi privati dei concessionari con l'interesse pubblico generale alla realizzazione di opere di rilevante importanza per la comunità locale, prevalendo quest'ultimo interesse quando risulti adeguatamente motivato. Il diniego di rinnovo di una concessione demaniale marittima, in favore dell'affidamento in concessione dei lavori di ristrutturazione e completamento di un molo ricovero natanti da diporto, è legittimo ove risulti che l'interesse pubblico alla realizzazione dell'opera sia prevalente rispetto all'interesse privato del precedente concessionario all'utilizzo dell'area demaniale. L'impugnazione di un provvedimento di aggiudicazione di una gara pubblica è inammissibile da parte di un soggetto che non abbia partecipato alla procedura di scelta del contraente, in quanto non titolare di un interesse qualificato all'annullamento dell'aggiudicazione. Il diniego di accesso agli atti è legittimo ove l'istanza non contenga una adeguata motivazione in ordine all'interesse diretto, concreto ed attuale del richiedente, ovvero non sia sottoscritta congiuntamente dal soggetto interessato o da un suo delegato munito di procura.