Consiglio di Stato sentenza n. 8992 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:8992SENT

Massima

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Il provvedimento di sgombero di un'area occupata abusivamente su suolo demaniale marittimo, adottato dal Comune in esercizio della potestà sanzionatoria di cui all'art. 35 del D.P.R. n. 380/2001, costituisce atto dovuto e vincolato al ricorrere dei presupposti di legge, consistenti nell'accertamento dell'abuso e della proprietà pubblica del suolo, senza che sia necessaria la previa comunicazione di avvio del procedimento, in quanto non è prevista in capo all'amministrazione la possibilità di effettuare valutazioni di interesse pubblico influenzabili dalla partecipazione del privato. L'ordine di sgombero non richiede una specifica motivazione circa la ricorrenza del concreto interesse pubblico alla rimozione dell'abuso, essendo la relativa ponderazione tra l'interesse pubblico e quello privato compiuta a monte dal legislatore. Inoltre, non rileva l'eventuale decorso del tempo dalla commissione dell'abuso, in quanto il provvedimento di rimozione dell'abuso, per la sua natura vincolata e rigidamente ancorata al ricorrere dei relativi presupposti in fatto e in diritto, non necessita di motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che impongono la demolizione, diverse da quelle inerenti al ripristino della legalità violata. Pertanto, l'accertamento della demanialità dell'area e della realizzazione di opere abusive su di essa, anche in assenza di un previo procedimento di delimitazione dei confini demaniali ai sensi dell'art. 32 del Codice della Navigazione, legittima l'adozione dell'ordine di sgombero, senza che rilevi la contestazione circa l'esatta individuazione dell'area occupata o il decorso del tempo dalla commissione dell'abuso, non essendo configurabile un affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di illecito permanente. Inoltre, la natura vincolata dell'atto esclude la necessità di una specifica motivazione in ordine all'interesse pubblico sotteso all'adozione del provvedimento, essendo tale ponderazione già compiuta dal legislatore.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/10/2022

N. 08992/2022REG.PROV.COLL.

N. 09973/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9973 del 2020, proposto da
Cecilia Guzzetti, Fiorina Aversa, Marisa Aversa, rappresentate e difese dagli avvocati Matteo Caridi e Annamaria Corabi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Stalettì, non costituito in giudizio;

nei confronti

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Ufficio Circondariale Marittimo – Guardia Costiera di…

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