Il vincolo urbanistico di rispetto stradale, previsto dall'art. 33 della Legge n. 47/1985, costituisce un divieto di edificazione di carattere assoluto, incompatibile con ogni manufatto, che non può essere rimosso a discrezione dell'autorità preposta alla cura dell'interesse tutelato. Pertanto, l'edificazione realizzata in violazione di tale vincolo non è sanabile, in quanto il vincolo stesso, per sua natura, esclude la possibilità di qualsiasi intervento edilizio. Analogamente, il vincolo di inedificabilità assoluta previsto dall'art. 49 del D.P.R. n. 753/1980 a tutela della sicurezza e della conservazione delle ferrovie, non costituisce un'ipotesi di inedificabilità relativa, ma comporta il divieto di qualsiasi costruzione, salvo il caso in cui l'Amministrazione, valutate le specifiche circostanze, ritenga di poter autorizzare una riduzione delle distanze prescritte. In assenza di tali circostanze, l'Amministrazione non è obbligata a concedere l'autorizzazione, ma ha il potere discrezionale di valutare l'opportunità di rilasciarla o meno.