La determinazione delle tariffe di accesso alle zone a traffico limitato (ZTL) rientra nella discrezionalità dell'amministrazione comunale, la quale può modulare tali tariffe in base a criteri ragionevoli e proporzionati, tenendo conto degli obiettivi di tutela della salute, dell'ambiente, del patrimonio culturale e di una mobilità sostenibile. L'amministrazione non è vincolata a seguire specifici criteri di determinazione delle tariffe, purché le stesse risultino logiche, adeguate e non manifestamente sproporzionate. Tuttavia, la modulazione delle tariffe deve rispettare il principio di parità di trattamento tra i residenti, evitando disparità ingiustificate, come nel caso in cui il costo del permesso di solo transito risulti significativamente superiore a quello del permesso che consente anche la sosta, senza che ciò sia adeguatamente motivato in relazione alle finalità perseguite. L'amministrazione può inoltre prevedere agevolazioni tariffarie per particolari categorie di soggetti, come dipendenti di organi istituzionali, purché ciò sia giustificato da esigenze oggettive e non determini una disparità di trattamento ingiustificata nei confronti di altre categorie di utenti.