Cassazione penale Sez. III sentenza n. 23550 del 25 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:23550PEN

Massima

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Il possesso di modica quantità di sostanza stupefacente, unitamente al rinvenimento di strumenti per il confezionamento, non integra automaticamente il reato di detenzione a fini di spaccio, essendo necessaria una valutazione complessiva delle circostanze del caso concreto, anche in relazione alle condizioni personali dell'imputato, al fine di accertare se la detenzione fosse effettivamente finalizzata all'uso personale. Inoltre, il diniego delle circostanze attenuanti generiche deve essere adeguatamente motivato, non potendo essere escluse sulla base di precedenti penali risalenti nel tempo e in assenza di elementi che dimostrino la mancanza di resipiscenza dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 22.11.2016 della Corte d'appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Ubalda Macri';
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. Cuomo Luigi, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso riportandosi ai motivi del ricorso.
RITE…

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