La concessione di posteggio per l'esercizio del commercio su aree pubbliche, pur essendo soggetta a rinnovo ai sensi dell'art. 181 del d.l. n. 34 del 2020, può essere legittimamente negata dall'Amministrazione comunale qualora il titolare svolga un'attività merceologica diversa da quella per cui la concessione è stata originariamente rilasciata, in violazione del regolamento annonario comunale. Infatti, il settore merceologico "alimentare", per il quale è prevista la concessione, si riferisce esclusivamente all'alimentazione umana e non comprende la vendita di prodotti per l'alimentazione animale, che costituisce un diverso settore merceologico. Pertanto, l'Amministrazione, nell'ambito del procedimento di rinnovo, può valutare la conformità dell'attività svolta dal concessionario rispetto ai limiti e alle prescrizioni previsti dalla normativa e dai regolamenti comunali, senza che ciò integri una violazione del principio di legittimo affidamento, in quanto il concessionario non può vantare un affidamento tutelabile sulla prosecuzione di un'attività difforme rispetto a quella autorizzata. Inoltre, la scadenza della concessione al 31.12.2020 non può essere prorogata oltre tale termine in virtù della normativa emergenziale, in quanto l'art. 181 del d.l. n. 34 del 2020 costituisce una disciplina speciale e successiva rispetto all'art. 103 del d.l. n. 18 del 2020, che prevede una proroga generale dei provvedimenti amministrativi.