Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14638 del 16 aprile 2010

ECLI:IT:CASS:2010:14638PEN

Massima

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La mancata identificazione del soggetto che presenta la querela da parte dell'autorità che la riceve costituisce una mera irregolarità di ordine amministrativo, irrilevante ai fini della procedibilità dell'azione penale, qualora risulti comunque certa la provenienza della querela dal soggetto legittimato a proporla. L'autenticazione della sottoscrizione del querelante da parte del difensore nelle forme di legge è idonea a integrare il requisito della rituale presentazione della querela, rendendo irrilevante l'omessa identificazione del proponente da parte dell'autorità ricevente. Ciò in applicazione del principio di conservazione degli atti e in considerazione dell'esigenza imprescindibile che sia certa la provenienza dell'istanza di punizione dal soggetto legittimato, senza che sia necessaria l'indicazione dei dati personali di colui che materialmente deposita la querela. Tuttavia, qualora i reati per i quali è stata presentata la querela risultino estinti per prescrizione, la sentenza deve essere annullata senza rinvio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. BARTOLINI Francesco - Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Avezzano;

avverso la sentenza emessa in data 28 giugno 2006 dal Tribunale di Avezzano;

nei confronti di:

DE. MA. Ca. n. (OMESSO);

C. V. n. (OMESSO);

CA. Pa. n. (OMESSO);

VA. An. n. (OMESSO);

C. S. n. (OMESSO);

C. P. n. (OMESSO);

TU. Ma. n. (OMESSO);

ZA. Vi. n. (OMESSO);

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta da…

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