La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: Nell'applicazione della normativa urbanistica, in particolare dell'art. 5 del decreto Floris, che prevede il rispetto dell'altezza degli edifici circostanti di carattere storico-artistico o ambientale per eventuali trasformazioni o nuove costruzioni, l'amministrazione comunale è tenuta a verificare attentamente lo stato dei luoghi e le caratteristiche degli edifici esistenti, anche mediante sopralluoghi e pareri della commissione edilizia, al fine di accertare la conformità del progetto edilizio proposto. Qualora il nuovo edificio risulti di altezza superiore agli edifici circostanti di valore storico-artistico o ambientale, l'amministrazione è legittimata a negare il rilascio della concessione edilizia, salvo che il progetto non venga adeguatamente modificato per armonizzarsi con il contesto edilizio tutelato. L'amministrazione, nel motivare il diniego, deve indicare i correttivi progettuali necessari per rendere l'intervento conforme alla normativa urbanistica, senza che ciò comporti un obbligo di riesame d'ufficio della nuova proposta progettuale.