Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42790 del 10 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:42790PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso ai sensi dell'art. 416-bis c.p. richiede la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza che dimostrino una condotta di stabile e organica compenetrazione del soggetto nel tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale nell'esplicazione del fenomeno associativo. La mera disponibilità di un'arma finalizzata all'agevolazione dell'associazione, pur costituendo grave indizio di colpevolezza per il reato di detenzione di arma clandestina, non è di per sé sufficiente a integrare il requisito della partecipazione all'associazione mafiosa, in assenza di elementi che dimostrino in modo qualificato il ruolo attivo e la stabile inserzione del soggetto nell'organizzazione criminale. La motivazione del provvedimento cautelare deve pertanto rendere conto in modo puntuale e specifico degli elementi che comprovano la partecipazione dell'indagato al sodalizio mafioso, non potendo basarsi su meri indizi generici o su precedenti condanne di altri soggetti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. CAPUTO Angel - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/03/2016 del TRIB. LIBERTA' di LECCE;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO CAPUTO;
Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di Cassazione Dott. FIMIANI Pasquale, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
Udito altresi' per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 18/03/2016, …

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