Il provvedimento amministrativo di diniego dell'autorizzazione unica per la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte eolica, adottato all'esito di una conferenza di servizi, deve essere notificato anche all'amministrazione regionale che ha espresso in tale sede un parere negativo, in quanto la Regione svolge una funzione fondamentale di valutazione e di volizione ai fini del rilascio dell'autorizzazione, ai sensi dell'art. 12 del d.lgs. n. 387/2003, e non una mera partecipazione procedimentale. L'omessa notifica del ricorso all'amministrazione regionale determina l'inammissibilità del gravame, in quanto tale amministrazione riveste la qualità di litisconsorte necessario, non essendo sanabile l'inesistenza della notifica ai sensi dell'art. 151 c.p.c. Ciò in quanto la conferenza di servizi non altera le regole di competenza amministrativa, sicché il parere espresso in tale sede dai rappresentanti delle varie amministrazioni partecipanti è pur sempre imputabile a ciascuna di esse, con la conseguenza che il ricorso avverso l'atto finale della conferenza va notificato non a tutte le amministrazioni che vi hanno partecipato, ma solo a quelle che hanno espresso pareri o determinazioni specificamente lesivi della sfera giuridica degli interessi del ricorrente. La rilevanza esoprocedimentale o meno della posizione assunta all'interno della conferenza di servizi non è decisiva, quanto piuttosto la concreta riferibilità a tale specifica posizione della determinazione finale della conferenza, essendo necessaria la notifica del ricorso anche all'autorità che ha espresso un parere dotato di efficienza causale rispetto all'atto impugnato.