Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35043 del 22 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:35043PEN

Massima

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La sussistenza della circostanza aggravante dell'esposizione della cosa alla pubblica fede di cui all'art. 625, comma 1, n. 7, c.p. non è esclusa dalla mera presenza di un sistema di videosorveglianza nel luogo in cui si consuma il furto, in quanto tale sistema rappresenta solo uno strumento di ausilio per la successiva individuazione degli autori del reato, senza garantire l'interruzione immediata dell'azione criminosa; solo una sorveglianza specificamente efficace nell'impedire la sottrazione del bene consente di escludere tale aggravante. Ai fini del computo del termine di prescrizione, la recidiva contestata e ritenuta in sentenza rileva ai sensi dell'art. 157, comma 3, c.p., a prescindere dal fatto che, nel giudizio di comparazione con circostanze attenuanti, essa sia stata considerata subvalente o equivalente, in quanto tale disposizione esclude l'applicabilità, ai fini del calcolo del tempo necessario a prescrivere, delle disposizioni di cui all'art. 69 c.p. sulla comparazione tra circostanze. La motivazione della sentenza in ordine alla quantificazione della pena, se adeguatamente argomentata, non è sindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/9/2020 della Corte d'appello di Salerno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte d'appello di Salerno ha confermato la condanna …

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