Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3028 del 20 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:3028PEN

Massima

Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della credibilità della persona offesa e nell'individuazione della pena da irrogare, purché il suo ragionamento sia scevro da vizi logici e rispetti i principi di cui agli artt. 132 e 133 c.p. La Corte di Cassazione, in sede di giudizio di legittimità, non può sindacare tali valutazioni di merito, se non quando siano frutto di mero arbitrio o di motivazione manifestamente illogica. La sentenza impugnata ha adeguatamente motivato in fatto e in diritto le ragioni per cui ha ritenuto attendibile la ricostruzione offerta dalla persona offesa, nonché congrua la pena inflitta, in relazione alla gravità del fatto e alle condizioni personali dell'imputato. Pertanto, il ricorso per Cassazione, basato su meri motivi di merito, è dichiarato inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. PAZZI Alberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/02/2015 della CORTE APPELLO di LECCE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/12/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dr. STEFANO FILIPPINI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. MARILIA DI NARDO che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 2.2.20…

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