Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30104 del 13 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:30104PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel procedimento di applicazione di una misura di prevenzione personale, è tenuto a motivare in modo puntuale e autonomo la sussistenza dei presupposti di pericolosità sociale del soggetto, con riferimento a precedenti penali e di polizia che attestino una personalità aggressiva e prepotente, anche a partire dall'età minore, senza che sia sufficiente il mero richiamo alle argomentazioni del provvedimento di primo grado. La sottoposizione del soggetto a misura cautelare in corso di esecuzione comporta la necessità di una rivalutazione, al momento della cessazione della stessa, della persistenza della pericolosità sociale quale condizione di operatività della misura di prevenzione, da parte del medesimo giudice che l'ha applicata. Il ricorso per cassazione avverso i provvedimenti in materia di misure di prevenzione è ammesso soltanto per violazioni di legge, con la conseguenza che i vizi di motivazione del provvedimento non sono autonomamente deducibili, ma possono esserlo solo nella misura in cui la censura riguardi non già la pretesa inadeguatezza, contraddittorietà o illogicità (manifesta) della motivazione, ma ne contesti l'esistenza o ne lamenti la mera apparenza, sotto il profilo della carenza dei requisiti minimi di completezza e logicità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi Pietro - Consigliere

Dott. NOVIK Adet Toni - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico G. - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 116/2013 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 06/02/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENRICO GIUSEPPE SANDRINI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. FIMIANI Pasquale che ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte d'Appello di Napoli, con decreto emesso il 6.02.2014, ha confermato il decret…

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