Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33198 del 23 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:33198PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) si configura anche in presenza di una pluralità di condotte di minaccia e molestia, reiterate nel tempo, che, pur non dispiegandosi in un arco temporale particolarmente lungo, risultino comunque idonee a ingenerare nella vittima uno stato di ansia e di alterazione delle proprie abitudini di vita, tali da poter essere considerate complessivamente come condotte persecutorie. Non è necessario che la reiterazione delle condotte si protragga per un periodo di tempo apprezzabilmente lungo, essendo sufficiente che, nel loro insieme, esse risultino afflittive e opprimenti per la vittima, determinando uno degli eventi alternativamente previsti dalla fattispecie incriminatrice. Ai fini della configurabilità del reato, inoltre, è sufficiente la prova di uno solo degli eventi alternativi indicati dalla norma (stato di ansia, timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto, modificazione delle abitudini di vita), desumibile anche da elementi sintomatici di tale turbamento psicologico, come evincibili dalle dichiarazioni della vittima o dai suoi comportamenti successivi alla condotta denunciata. Il giudizio di equivalenza o prevalenza tra le circostanze attenuanti generiche e l'aggravante contestata rientra nell'ambito della valutazione discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione non è censurabile in sede di legittimità se sorretta da adeguata e logica argomentazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/10/2017 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BELMONTE MARIA TERESA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. DI LEO GIOVANNI;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita';
udito il difensore;
LA DIFESA SI RIPORTA AL RICORSO.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 10 ot…

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