Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29294 del 20 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:29294PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il possesso di un'arma da parte dell'autore di un furto aggravato, pur non essendo stato utilizzato a scopo minatorio, può essere desunto da prove indirette, come le dichiarazioni di collaboratori di giustizia che riferiscono le informazioni apprese direttamente dalla persona offesa, qualora tali dichiarazioni siano sorrette da elementi di riscontro, quali la coerenza con il contesto di rivalità tra gruppi criminali, la tempestività della comunicazione e la qualità di persona offesa del dichiarante. In tali casi, la motivazione della sentenza che ricostruisce la dinamica del fatto sulla base di tali prove indirette non è carente né contraddittoria, essendo sufficiente a fondare la responsabilità dell'imputato per il reato di detenzione e porto abusivo di arma da fuoco. Inoltre, l'abbandono del veicolo da parte della persona offesa, a seguito della percezione di una seria intimidazione da parte dell'imputato, non può essere qualificato come "caso fortuito", in quanto tale condotta non è del tutto estranea all'attività psichica dell'agente, il quale si è determinato all'appropriazione del bene in un contesto di sopraffazione e rivalità tra gruppi criminali, come dimostrato anche dalla successiva distruzione del veicolo. Pertanto, la condanna per il reato di furto aggravato è pienamente giustificata dalla motivazione della sentenza, la quale fornisce una completa e articolata giustificazione della statuizione sanzionatoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SANDRELLI Giangiacomo - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

MA. Gu. , nato il (OMESSO);

avverso la Sentenza del 5.10.2004 resa dalla Corte d'Assise Appello di Lecce;

sentita la Relazione svolta dal Cons. Dr. ((omissis));

sentita la Requisitoria del Procuratore Generale nella persona del Cons. Dr. ((omissis)) ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

E' presente l'avv. VENNERI Francesco del Foro di Lecce, difensore di MA. Gu. , che insiste nell'…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.