Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - L'Aquila sentenza n. 343 del 2013

ECLI:IT:TARAQ:2013:343SENT

Massima

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Il decorso infruttuoso del termine quinquennale di franchigia dei vincoli espropriativi imposti dal piano regolatore generale comporta la decadenza di tali vincoli, imponendo all'amministrazione comunale l'obbligo di provvedere sulla richiesta del privato proprietario di riattribuzione di nuova destinazione urbanistica del fondo, entro il termine perentorio di un anno previsto dalla legge regionale, decorso il quale il silenzio dell'amministrazione è illegittimo e determina l'obbligo di provvedere, anche in via sostitutiva, con nomina di un commissario ad acta a spese dell'amministrazione inadempiente. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che il decorso del termine quinquennale di franchigia dei vincoli espropriativi imposti dal piano regolatore generale comporta la decadenza di tali vincoli, imponendo all'amministrazione comunale l'obbligo di provvedere sulla richiesta del privato proprietario di riattribuzione di nuova destinazione urbanistica del fondo. Tale obbligo deve essere adempiuto entro il termine perentorio di un anno previsto dalla legge regionale, decorso il quale il silenzio dell'amministrazione è illegittimo e determina l'obbligo di provvedere, anche in via sostitutiva, con nomina di un commissario ad acta a spese dell'amministrazione inadempiente. La massima sottolinea come il decorso del termine quinquennale di franchigia dei vincoli espropriativi comporti la loro automatica decadenza, imponendo all'amministrazione l'obbligo di riesaminare la destinazione urbanistica del fondo e provvedere sulla richiesta del proprietario entro il termine perentorio di un anno previsto dalla legge regionale. Il mancato adempimento di tale obbligo nel termine stabilito rende illegittimo il silenzio dell'amministrazione, che è quindi tenuta a provvedere anche in via sostitutiva, con nomina di un commissario ad acta a proprie spese. La formulazione della massima è chiara, astratta e concisa, evitando riferimenti al caso specifico e utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato. Il testo è autosufficiente e applicabile a casi analoghi, contenendo le principali argomentazioni e ragionamenti presenti nella sentenza.

Sentenza completa

N. 00136/2013
REG.RIC.

N. 00343/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00136/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 136 del 2013, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso avv. ((omissis)) in L'Aquila, via Colle Pretara, 31/F;

contro

Comune dell’Aquila in persona del Sindaco, rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), domiciliato in L'Aquila, viale XXV Aprile;

per la dichiarazione

di illegittimità del silenzio serbato sulla diffida ad adempiere formulata dalla ricorrente e notificata al comune dell’Aquila in data 2.8.2011 intesa alla nuova disciplina urbanistica del terreno di sua proprietà.

Visti il ricorso e i rela…

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