Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 29145 del 25 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:29145PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il concorso nel reato di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio si configura quando l'agente, pur non essendo il diretto autore della condotta criminosa, apporta un contributo consapevole, morale o materiale, che agevoli o rafforzi il proposito criminoso del concorrente. La mera connivenza passiva, consistente nell'assistenza inerte e inidonea a causalmente contribuire alla realizzazione dell'illecito, non è invece punibile. Pertanto, la sola convivenza tra l'imputato e il soggetto che materialmente pone in essere l'attività di spaccio, in assenza di ulteriori elementi probatori che dimostrino un contributo attivo dell'imputato, non è sufficiente a configurare il concorso nel reato, dovendosi escludere la responsabilità penale e ritenere integrata al più una condotta di mera connivenza non punibile. Resta fermo che, ai fini della configurabilità del concorso, è necessario accertare, sulla base di elementi concreti, che l'imputato abbia consapevolmente agevolato o rafforzato il proposito criminoso del concorrente, ad esempio mettendo a disposizione il proprio appartamento per lo stoccaggio e lo spaccio della droga o fornendo altri contributi materiali o morali all'attività illecita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Presidente

Dott. MICCICHE' Loredana - Consigliere

Dott. BRUNO Mariarosaria - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - rel. Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/11/2017 della CORTE APPELLO di LECCE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CENCI DANIELE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa ZACCO FRANCA;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Lecce, il 15 novembre 2017, in parziale riforma della sentenza emessa dal Tr…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.