Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata, nell'esaminare il ricorso proposto dalla società Sanpo S.r.l. avverso il provvedimento del Comune di Potenza che aveva inibito l'esecuzione di un impianto eolico di 60 kW di potenza, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Le Linee Guida nazionali di cui al D.M. 10.9.2010 e la normativa regionale di attuazione costituiscono principi fondamentali della materia di competenza concorrente "produzione, trasporto e distribuzione dell'energia", per cui i Comuni non possono determinare criteri di localizzazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili diversi da quelli stabiliti dalle citate Linee Guida e dalla relativa normativa regionale di attuazione, ma possono solo prevedere prescrizioni finalizzate al corretto uso del territorio, senza porre divieti di carattere assoluto nei confronti degli impianti di energia rinnovabile. 2. Le norme del Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale (PIEAR) relative all'obbligo di allegazione degli studi di compatibilità acustica, shadow-flickering e sicurezza in caso di rottura degli organi rotanti si applicano esclusivamente agli impianti eolici di potenza superiore a 200 kW, mentre per gli impianti di potenza inferiore non sono previste distanze minime dai confini dei terreni limitrofi. 3. La verifica di assoggettabilità alla VIA (cd. screening) è prevista dalla normativa nazionale solo per gli impianti eolici con potenza complessiva superiore a 1 MW, mentre la Regione Basilicata, in violazione dei principi di sussidiarietà e leale collaborazione, ha esteso tale obbligo a tutti gli impianti eolici con potenza superiore a 200 kW, indipendentemente dalla loro ubicazione. 4. La potenza complessiva degli impianti eolici da sottoporre a verifica di assoggettabilità alla VIA deve essere calcolata sommando la potenza di tutti gli aerogeneratori appartenenti allo stesso soggetto o sui quali lo stesso soggetto ha la posizione decisionale dominante, facenti capo al medesimo punto di connessione alla rete elettrica, al fine di evitare il frazionamento degli impianti per eludere il procedimento di autorizzazione o la PAS.