Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39416 del 21 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:39416PEN

Massima

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Il possesso ingiustificato di un bene mobile altrui, senza alcuna legittima giustificazione, integra il reato di furto, anche in assenza di una confessione dell'imputato, qualora siano presenti altri elementi probatori, come il fatto incontestato che l'imputato si trovasse alla guida del veicolo sottratto al legittimo proprietario. In tali casi, le dichiarazioni spontanee rese dall'imputato alla polizia giudiziaria, pur non essendo utilizzabili come prova diretta ai sensi dell'art. 350 c.p.p., possono comunque essere valorizzate come elementi indiziari, in quanto consentono di sviluppare le successive indagini che portano all'accertamento della responsabilità penale. Pertanto, il giudice di merito può legittimamente fondare la condanna per furto sull'accertato possesso ingiustificato del bene mobile altrui, senza che ciò integri un vizio di motivazione, anche in assenza di una confessione formale dell'imputato, purché tale possesso sia corroborato da altri elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. GE., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 24/10/2006 CORTE APPELLO di NAPOLI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. DIDONE ANTONIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. MURA Antonio, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. Nacarlo Alessandro.

MOTIVI DELLA DECISIONE

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