Cassazione civile Sez. II sentenza n. 10364 del 29 aprile 2010

ECLI:IT:CASS:2010:10364CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'ordinanza ingiunzione amministrativa che irroga una sanzione pecuniaria deve essere adeguatamente motivata, anche attraverso il richiamo al contenuto del verbale di accertamento, purché questo sia stato previamente contestato o comunque conoscibile dall'interessato. Tuttavia, in sede di opposizione giurisdizionale, il giudice è tenuto ad esaminare tutte le censure sollevate dall'opponente, anche relative a vizi del procedimento, come la mancata audizione personale dell'interessato, l'omessa comunicazione di avvio del procedimento o la violazione del principio di specialità per la medesima violazione già oggetto di precedente sanzione. Il mancato esame di tali questioni da parte del giudice di pace integra un vizio di omessa pronuncia che comporta la cassazione della sentenza e il rinvio ad altro giudice per il loro esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SETTIMJ Giovanni - Presidente

Dott. PETITTI Stefano - Consigliere

Dott. PARZIALE Ippolisto - Consigliere

Dott. D'ASCOLA Pasquale - rel. Consigliere

Dott. DE CHIARA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso 4351/2007 proposto da:

IT. SRL in persona del legale rappresentante, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA CRESCENZIO 25, presso lo studio dell'avvocato NODARO Pietro, che la rappresenta e difende, giusta procura speciale alle liti a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

PREFETTO DELLA PROVINCIA DI ROMA - UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO DI ROMA;

- intimato -

avverso la sentenza n. 55681/2005 del GIUDICE DI PACE di ROMA del 23.11.05, depositata il 2…

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