Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35975 del 20 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:35975PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del sindacato sulla motivazione dei provvedimenti in materia di misure di prevenzione, può censurare solo l'ipotesi di motivazione inesistente o meramente apparente, ossia priva dei requisiti minimi di coerenza, completezza e logicità, ovvero il caso in cui la motivazione stessa risulti assolutamente inidonea a rendere comprensibile il filo logico seguito dal giudice di merito, oppure quando le linee argomentative siano talmente scoordinate e carenti dei necessari passaggi logici da rendere oscure le ragioni che hanno giustificato la decisione della misura; non è invece ammesso il sindacato sulla mera illogicità della motivazione, in quanto tale vizio non rientra tra quelli deducibili in sede di legittimità, essendo consentito il ricorso per cassazione avverso i provvedimenti in tema di misure di prevenzione solo per violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. BASSI A. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso il decreto del 22/11/2016 della Corte d'appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BASSI Alessandra;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. GAETA Pietro, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO E…

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