Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 4270 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:4270SENB

Massima

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La confisca definitiva di un bene immobile, disposta a seguito di provvedimento giurisdizionale, determina il passaggio del bene al patrimonio indisponibile dello Stato, con conseguente equiparazione del regime giuridico del bene confiscato a quello dei beni facenti parte del demanio pubblico. In tale ipotesi, l'Agenzia Nazionale per l'Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata ha il potere-dovere di ordinare lo sgombero dell'immobile confiscato dagli occupanti, a prescindere dalla previa adozione del provvedimento di destinazione del bene e senza che sia necessaria la previa individuazione di un interesse pubblico allo sfratto. Tale potere di autotutela demaniale non incontra limiti temporali e non è condizionato dalla preesistenza di contratti di locazione o altri titoli di godimento in capo ai soggetti occupanti, in quanto l'interposizione di terze persone, anche incensurate, occupanti l'immobile a qualunque titolo, potrebbe altrimenti consentire al prevenuto di aggirare l'ostacolo, vanificando l'efficacia della norma. Pertanto, l'adozione dell'ordinanza di rilascio da parte dell'Agenzia costituisce un atto dovuto, sufficientemente motivato con il richiamo ai presupposti per l'adozione dell'atto, senza che sia necessaria la previa individuazione di un interesse pubblico allo sfratto. La definitività della confisca, inoltre, rende irrilevante la censurata violazione delle garanzie partecipative di cui all'art. 7 della legge n. 241/1990, in quanto il contenuto e la forma dell'atto non avrebbero comunque potuto essere differenti da quelli in concreto adottati. Infine, il termine di trenta giorni assegnato per lo sgombero è da ritenersi congruo, tenuto conto della definitività della confisca nota ai ricorrenti fin dal 2011, e non viola il canone di proporzionalità dell'azione amministrativa, in considerazione dell'intervenuta destinazione pubblicistica dei beni.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/04/2018

N. 04270/2018 REG.PROV.COLL.

N. 02690/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 2690 del 2018, proposto da
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), tutti rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), n. 30;

contro

Agenzia Nazionale per l'Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall’Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui Uffi…

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