Tribunale Amministrativo Regionale Basilicata - Potenza sentenza n. 202 del 2017

ECLI:IT:TARBAS:2017:202SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Nelle gare di appalti pubblici il giudizio di valutazione dell'anomalia dell'offerta costituisce espressione di un potere ampiamente discrezionale della stazione appaltante, connotato da elementi di tecnicismo frammisti a valutazioni di opportunità non direttamente sindacabili dal giudice amministrativo, salvo che non trasmodino nella manifesta erroneità e/o illogicità. La valutazione di congruità dell'offerta deve essere globale e sintetica, senza concentrarsi esclusivamente ed in modo parcellizzato sulle singole voci di prezzo, dal momento che l'obiettivo dell'indagine è l'accertamento dell'affidabilità dell'offerta nel suo complesso e non già delle singole voci che la compongono. Nell'ambito del subprocedimento di verifica della congruità dell'offerta presentata, l'impresa aggiudicataria può rimodulare i costi inizialmente determinati, senza però modificare l'importo complessivo dell'offerta presentata, in quanto l'unica finalità di tale procedimento è quella di accertare la serietà dell'offerta formulata e l'affidabilità dell'aggiudicataria. Non è possibile fissare una quota rigida di utile al di sotto della quale l'offerta debba considerarsi per definizione incongrua, attesocché anche un utile apparentemente modesto può comportare una serie di benefici indiretti. Il Responsabile del procedimento è legittimato a procedere alla verifica di congruità delle offerte sospette di anomalia, in quanto, nel momento in cui si apre la fase di verifica delle offerte anormalmente basse, la Commissione aggiudicatrice ha ormai esaurito il proprio compito, essendosi in tale momento già proceduto alla valutazione delle offerte tecniche ed economiche, all'assegnazione dei relativi punteggi ed alla formazione della graduatoria provvisoria tra le offerte.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/03/2017

N. 00202/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00452/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 452 del 2016, proposto dall’Istituto di Vigilanza Discovery S.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Via Mazzini n. 23/A;

contro

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata (C.R.O.B.) di Rionero in Vulture, in persona del Direttore Generale p.t., rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto in ((omissis)) n. 67;

nei confronti di

-Istituto di Vigilanza La Torre S.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso da…

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