Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44179 del 2 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:44179PEN

Massima

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Il giudice, nell'esaminare la fattispecie di diffamazione a mezzo stampa, deve valutare non solo la veridicità dei fatti riportati, ma anche il significato complessivo dell'articolo, considerando il contesto in cui le espressioni controverse sono inserite. Anche laddove le frasi attribuite al soggetto offeso risultino parzialmente false o distorte, il giudice può ritenere che l'articolo, nel suo insieme, non abbia una connotazione intrinsecamente diffamatoria, qualora rappresenti la persona offesa in modo non offensivo, ma anzi come soggetto capace di inserirsi positivamente nel tessuto sociale e lavorativo del Paese. In tale ipotesi, il giudice può legittimamente escludere la sussistenza del reato di diffamazione, in quanto le espressioni controverse, pur non corrispondenti alla realtà, non assumono una valenza diffamatoria nel contesto complessivo dell'articolo. Inoltre, il giudizio sulla riconducibilità dei fatti all'ipotesi criminosa contestata può essere adeguatamente svolto in sede di udienza preliminare, senza necessità di ulteriori approfondimenti dibattimentali, qualora la realtà processuale risulti già sufficientemente definita per consentire una valutazione completa della fattispecie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato in (OMISSIS) quale parte civile nel procedimento nei confronti di:
2. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
3. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/03/2015 del Giudice dell'udienza preliminare presso il Tribunale di Genova;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Carlo Zaza;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Fraticelli Mario, che ha concluso per il …

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