Cassazione penale Sez. I sentenza n. 47020 del 18 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:47020PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione è autonomo e distinto dal giudizio penale, per cui l'assoluzione dall'imputazione di associazione mafiosa non preclude necessariamente l'adozione della misura di prevenzione, qualora sussistano altri elementi idonei a dimostrare la perdurante pericolosità sociale del soggetto. Tali elementi possono essere costituiti da dichiarazioni di collaboratori di giustizia, anche di semplice conoscenza, che riferiscano del coinvolgimento del proposto in attività criminose, nonché dal suo legame familiare con esponenti di spicco della criminalità organizzata, tenuto conto della caratura criminale di tali soggetti e dell'assenza di elementi che dimostrino un effettivo recesso dall'associazione mafiosa. La valutazione di tali elementi da parte del giudice di merito, purché congruamente motivata, non è sindacabile in sede di legittimità, se non per violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. URBAN Giancarlo - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BA. LE. N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 16/03/2007 CORTE APPELLO di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIRACCINI PAOLA;

Rilevato che il Procuratore Generale nella persona del Cons. Dott. Izzo chiedeva l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

La Corte d'appello di Palermo rigettava l'appello proposto da Ba. Le. avverso il decreto con cui il tribuna…

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