Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 3542 del 2023

ECLI:IT:TARPA:2023:3542SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca di un permesso di costruire in sanatoria è illegittimo qualora non sia dimostrata in modo certo e inequivocabile la realizzazione di un nuovo volume edilizio in violazione delle norme urbanistiche applicabili. L'amministrazione deve fornire una motivazione puntuale e dettagliata, basata su elementi di prova oggettivi e incontrovertibili, per giustificare l'adozione di un provvedimento così incisivo sui diritti del privato. In assenza di tali presupposti, il giudice amministrativo è tenuto ad annullare il provvedimento di revoca, compensando le spese di lite tra le parti in considerazione della complessità della vicenda. Il principio di proporzionalità impone all'amministrazione di valutare con estrema cautela l'esercizio del potere di autotutela, bilanciando adeguatamente l'interesse pubblico alla corretta applicazione delle norme urbanistiche con il legittimo affidamento del privato nel mantenimento del titolo edilizio già rilasciato. La verifica tecnica disposta dal giudice assume un ruolo centrale nel chiarire in modo obiettivo e imparziale la reale consistenza degli interventi edilizi realizzati, superando eventuali valutazioni sommarie o pregiudizievoli dell'amministrazione. Il giudice, nel decidere sulla legittimità del provvedimento di revoca, deve pertanto attenersi rigorosamente alle risultanze della verificazione tecnica, senza lasciarsi influenzare da elementi di prova di dubbia attendibilità o interpretazioni non suffragate da riscontri oggettivi.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/11/2023

N. 03542/2023 REG.PROV.COLL.

N. 02019/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2019 del 2019, proposto da
-OMISSIS-, -OMISSIS- e -OMISSIS-, rappresentati e difesi dall’avvocato Alessandro Reale, con domicilio digitale come da registro tenuto presso il Ministero della Giustizia;

contro

Comune di Palermo, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Caterina Grasso, con domicilio digitale come da registro tenuto presso il Ministero della Giustizia;

e con l'intervento di

-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’avv. Patrizia Stallone con domicilio digitale come da registro tenuto presso il Ministero della Giustizia …

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