Cassazione penale Sez. I sentenza n. 40642 del 1 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:40642PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio si configura quando la condotta dell'agente, valutata ex ante secondo un giudizio prognostico, risulta oggettivamente idonea e inequivocabilmente diretta a cagionare la morte della vittima, indipendentemente dagli esiti effettivamente realizzati. Tale idoneità e direzione univoca possono desumersi dalla natura violenta e reiterata degli atti lesivi, dall'utilizzo di strumenti atti a offendere vitalmente la persona offesa, dalla gravità delle lesioni prodotte e dalla mancanza di elementi che giustifichino la condotta come legittima difesa, anche putativa. L'animus necandi può essere validamente provato attraverso un procedimento logico di inferenza da altri fatti accertati, come la modalità dell'azione, la pluralità e l'intensità dei colpi inferti, la direzione degli stessi verso organi vitali della vittima e la furia aggressiva dell'agente, senza che il giudizio possa essere condizionato dagli effetti realmente raggiunti. La legittima difesa, anche putativa, e il suo eventuale eccesso colposo, devono trovare adeguata giustificazione in fatti che abbiano determinato nell'agente la convinzione di trovarsi esposto a un pericolo attuale di offesa ingiusta, tale da rendere proporzionata la reazione difensiva, circostanze che non ricorrono quando la vittima si sia limitata a proferire mere offese verbali, senza porre in essere alcuna aggressione fisica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefani - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico - rel. Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1869/2013 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 07/11/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENRICO GIUSEPPE SANDRINI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)) che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza pronunciata il 7.11.2013 il Tribunale di Catania, costituito ai sensi dell'articolo 309 c.p.p., ha confermato l'ordinanza in data 18.…

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