Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20876 del 15 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:20876PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'aggravante di cui all'art. 7 della L. 203/1991 (metodo mafioso) ricorre non solo a carico di chi commette i reati con il fine di agevolare organizzazioni mafiose, ma anche a carico di coloro che, pur non essendo partecipi di associazioni mafiose, utilizzino metodi mafiosi, ossia una condotta idonea ad esercitare sui soggetti passivi quella particolare coartazione e conseguente intimidazione proprie delle organizzazioni criminali di tipo mafioso. Pertanto, la sussistenza di tale aggravante non richiede necessariamente una formale imputazione o condanna per il reato di associazione mafiosa ex art. 416-bis c.p., essendo sufficiente che emerga il ricorso a modalità tipiche dell'agire mafioso, come l'ostentazione di una forza intimidatrice derivante dall'appartenenza o dal collegamento con un'organizzazione criminale, la capacità di imporre il proprio volere alla vittima, l'assoggettamento omertoso di quest'ultima. Inoltre, l'aggravante di cui all'art. 7 cit. ha natura oggettiva, sicché il suo riconoscimento si trasmette a tutti i concorrenti nel reato, anche a coloro che non siano direttamente partecipi dell'associazione mafiosa. Tuttavia, la mera contestazione di tale aggravante non comporta automaticamente la presunzione assoluta di pericolosità sociale dell'imputato, fronteggiabile solo con la misura cautelare della custodia in carcere, essendo necessaria una valutazione concreta e specifica delle esigenze cautelari, alla luce dei principi affermati dalla Corte Costituzionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - rel. Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 7905/2012 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 06/11/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENZO IANNELLI;

Letti gli atti, la ordinanza impugnata, il ricorso;

Udita la relazione del cons. Enzo Jannelli;

Udite le conclusioni del S. Procuratore generale, Antonio Gialanella per l'annullamento con rinvio limitatamente alle …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.