Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - Pescara sentenza breve n. 321 del 2014

ECLI:IT:TARPE:2014:321SENB

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'ambito di un ricorso avverso un'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive, dichiara la cessazione della materia del contendere a seguito dell'annullamento in autotutela dell'atto impugnato. Il principio di diritto affermato è che l'annullamento in sede di autotutela di un provvedimento amministrativo impugnato determina la cessazione della materia del contendere, con conseguente condanna alle spese di giudizio in capo all'amministrazione soccombente in via virtuale. Tale principio trova applicazione nei casi in cui l'amministrazione, a seguito dell'impugnazione del provvedimento, ne riconosca l'illegittimità e proceda al suo annullamento, venendo meno così l'interesse del ricorrente alla pronuncia sul merito del ricorso. La cessazione della materia del contendere, in tali ipotesi, comporta la chiusura del giudizio con una pronuncia di rito, senza alcuna valutazione nel merito della legittimità dell'atto originariamente impugnato.

Sentenza completa

N. 00162/2014
REG.RIC.

N. 00321/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00162/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

sezione staccata di Pescara (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex
art. 74
cod. proc. amm.;
sul
ricorso numero di registro generale 162 del 2014
, proposto da:

Fondazione Figlie dell'Amore di Gesù e Maria Onlus
, rappresentata e difesa dall'avv. Ubaldo Cipollone, con domicilio eletto presso Renzo Colantonio in Pescara, via G.D'Annunzio, n.155;

contro

Comune di Chieti;

per l'annullamento

dell'
ordinanza n. 24 dell'11 marzo 2014
, con la quale il Dirigente del VI settore - Programmazione e Valorizzazione del territorio - Servizio Sorveglianza Edilizia del Comune di Chieti ha ingiunto alla ricorrente d…

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