Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'espressione di offese e ingiurie nei confronti di una persona, anche alla presenza di altri soggetti, integra il reato di diffamazione aggravato dalla presenza di più persone, qualora risulti provato che tali soggetti, pur non direttamente coinvolti, abbiano effettivamente percepito le espressioni offensive. L'aggravante sussiste non solo quando le offese siano state pronunciate alla presenza di più persone, ma anche quando, pur essendo state pronunciate in una stanza attigua, le stesse siano state comunque udite da altri presenti, in quanto la loro vicinanza spaziale e la possibilità di percepirne il contenuto sono sufficienti a integrare l'aggravante. Inoltre, la mera presenza del difensore della parte offesa in qualità di sostituto processuale, senza un suo effettivo intervento nell'istruttoria dibattimentale, non integra una violazione dell'art. 100 c.p.p. tale da inficiare la validità del procedimento.