Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23524 del 4 agosto 2020

ECLI:IT:CASS:2020:23524PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti si configura quando vi sia la costante disponibilità del soggetto a fornire le sostanze oggetto del traffico del sodalizio, tale da determinare un durevole rapporto tra fornitore e spacciatori che immettono la droga nel consumo al minuto, purché si accerti la coscienza e volontà del partecipe di far parte dell'associazione, di contribuire al suo mantenimento e di favorire la realizzazione del fine comune di trarre profitto dal commercio di droga. La semplice conoscenza di modalità di occultamento e trasporto dello stupefacente utilizzate da organizzazioni criminali non è di per sé sufficiente a dimostrare la consapevolezza e volontà del soggetto di contribuire all'attività associativa. Ai fini della continuazione tra reati, è necessario accertare la sussistenza di concreti indicatori quali l'omogeneità delle violazioni e del bene protetto, la contiguità spazio-temporale, le singole causali, le modalità della condotta, la sistematicità e le abitudini programmate di vita, nonché il fatto che, al momento della commissione del primo reato, i successivi fossero stati programmati almeno nelle loro linee essenziali. La mera inclinazione a reiterare nel tempo la violazione di norme della stessa specie, dovuta ad una determinata scelta di vita, non è sufficiente a configurare il vincolo della continuazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato G. - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 09/01/2020 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CALVANESE Ersilia;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ORSI Luigi, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe indicata, il Tribunale di Catanzaro rigettava la istanza di ries…

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