Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19671 del 10 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:19671PEN

Massima

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Il dolo del reato di truffa non può essere escluso per il solo fatto che l'imputato abbia confidato di avere disponibilità su un conto corrente, se risulta accertato che egli ha posto in essere artifici e raggiri per indurre in errore la controparte e ottenere indebitamente un profitto, senza che rilevi la circostanza che egli stesso sia stato precedentemente raggirato da un terzo. Infatti, il giudice di merito ha il compito esclusivo di valutare gli elementi di prova per ricostruire il fatto, senza che il giudice di legittimità possa sostituire tale valutazione con una diversa lettura degli stessi dati istruttori. Pertanto, la mera asserzione dell'imputato circa la sua buona fede non è sufficiente a escludere la sussistenza del dolo del reato di truffa, qualora risulti provata la condotta fraudolenta posta in essere dall'imputato nei confronti della parte offesa. Inoltre, la mancata motivazione sulla sussistenza dell'aggravante di cui all'art. 61, n. 7, c.p. e sulla mancata concessione delle attenuanti generiche non determina l'annullamento della sentenza, in quanto tali profili attengono esclusivamente al trattamento sanzionatorio, che rimane assorbito dalla declaratoria di prescrizione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IMPERIALI Luciano - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/03/2022 della CORTE di APPELLO di GENOVA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DI PISA FABIO;
lette le conclusioni scritte ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, formulate dal Sostituto Procuratore Generale, nella persona di MOLINO PIETRO, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
lette le conclusioni scri…

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