Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12198 del 1 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:12198PEN

Massima

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Il delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione è reato a dolo generico, per la cui sussistenza non è necessaria la volontà di cagionare il fallimento, né la consapevolezza dello stato di insolvenza dell'impresa, né lo scopo di recare pregiudizio ai creditori, essendo sufficiente la consapevole volontà di dare al patrimonio sociale una destinazione diversa da quella di garanzia delle obbligazioni contratte. Ai fini dell'esclusione della natura distrattiva di un'operazione di trasferimento di somme da una società ad un'altra appartenente allo stesso gruppo, non è sufficiente allegare la natura infragruppo dell'operazione, dovendo l'interessato dimostrare, in maniera specifica, l'esistenza di un vantaggio compensativo, concretamente prevedibile ed idoneo a compensare efficacemente gli effetti negativi dell'operazione per la società fallita. La valutazione della pericolosità concreta della condotta distrattiva e della consapevolezza dell'imprenditore di tale pericolosità, quali indici di fraudolenza, deve essere effettuata alla luce della condizione patrimoniale e finanziaria dell'impresa e della congiuntura economica in cui la condotta si è realizzata. La mancata dimostrazione di tali elementi comporta l'inammissibilità del ricorso avverso la condanna per bancarotta fraudolenta per distrazione, non potendosi riqualificare la condotta in bancarotta semplice ove la natura dolosa delle operazioni sia stata accertata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/01/2021 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PAOLA BORRELLI;
lette le conclusioni del Procuratore generale Dott. RICCARDI GIUSEPPE, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;
lette le conclusioni dell'Avv. (OMISSIS), per il ricorrente, che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La sen…

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