Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2899 del 2015

ECLI:IT:TARPA:2015:2899SENT

Massima

Generata da Simpliciter
L'occupazione permanente di suolo pubblico mediante costruzioni "in precario" (chioschi, edicole, ecc.) è consentita solo per pubblica utilità, intesa come ricorrenza di un interesse di natura latamente pubblicistica che comporti un concreto beneficio per la collettività, il quale non può consistere nella mera assenza di un beneficio meramente individuale. Pertanto, l'installazione di un chiosco destinato all'esercizio di un'attività commerciale di vendita di prodotti alimentari, pur rientrando tra le ipotesi di occupazione temporanea di suolo pubblico autorizzabili ai sensi dell'art. 52, comma 1, lett. d) del regolamento edilizio comunale, non può essere considerata di pubblica utilità ai sensi del successivo comma 5 della medesima disposizione, in quanto soddisfa principalmente l'interesse del suo titolare allo svolgimento di un'attività commerciale, senza determinare un concreto beneficio per la collettività. Il Comune, pertanto, legittimamente può negare l'autorizzazione richiesta per la realizzazione di tale manufatto, in quanto in contrasto con la previsione regolamentare che subordina la concessione di costruzioni "in precario" su suolo pubblico alla ricorrenza di un interesse pubblico. La valutazione della compatibilità paesaggistica della struttura da parte della Soprintendenza non incide sulla legittimità del diniego comunale fondato su ragioni di natura urbanistica. Inoltre, la richiesta di autorizzazione deve essere qualificata come "nuova" e non come "rinnovo", con la conseguenza che non può invocarsi il legittimo affidamento del richiedente in ordine al suo accoglimento, in ragione dell'attività svolta da parecchi anni. La motivazione del provvedimento di diniego, incentrata sul richiamo alla disposizione regolamentare applicata, è adeguata.

Sentenza completa

N. 03301/2014
REG.RIC.

N. 02899/2015 REG.PROV.COLL.

N. 03301/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3301 del 2014, proposto da:
Ditta “Tarantino Giuseppe”, in persona dell’omonimo titolare, rappresentato e difeso, per procura a margine del ricorso, dagli avv. Massimo Di Prima e Claudia Caradonna, elettivamente domiciliato presso lo studio della seconda in Palermo, via Nunzio Morello, n. 40;

contro

Comune di Palermo, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso, per procura in calce alla copia notificata del ricorso, dall’avv. Caterina Grasso, elettivamente domiciliato presso l’ufficio legale comunale in piazza Marina, n. 39;

per l’annullamento

- del provvedimento prot.…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.