Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 23245 del 28 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:23245PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare l'applicabilità dell'istituto della particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p., non deve limitarsi a verificare astrattamente i requisiti edittali e la non abitualità del reato, ma deve effettuare una rigorosa disamina delle modalità concrete della condotta, dell'esiguità del danno o del pericolo cagionato, nonché del grado di colpevolezza dell'agente, sulla base dei criteri indicati dall'art. 133 c.p. Tale valutazione non può essere effettuata in astratto, sulla base della tipologia di reato, ma deve riguardare il fatto storico nella sua interezza, essendo necessaria un'equilibrata considerazione di tutte le peculiarità della fattispecie concreta al fine di determinarne complessivamente il disvalore e il conseguente bisogno di pena. Pertanto, non esiste una categoria di reati per i quali sia ontologicamente esclusa l'applicazione dell'istituto della particolare tenuità, dovendo il giudice procedere a un'attenta analisi delle modalità della condotta e delle altre circostanze rilevanti, senza limitarsi a considerazioni astratte sulla tipologia di reato. La valutazione della tenuità del fatto, infatti, attiene alla connotazione storica della condotta nel suo complesso, e non alla mera conformità al tipo legale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI Francesco Maria - Presidente

Dott. TORNESI Daniela Rita - Consigliere

Dott. NARDIN Maura - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI PALERMO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/10/2015 del TRIBUNALE di MARSALA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DANIELA DAWAN;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. PERELLI SIMONE, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Procura…

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