Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7009 del 2017

ECLI:IT:TARLAZ:2017:7009SENT

Massima

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L'amministrazione, nell'esercizio del proprio potere discrezionale, può annullare in autotutela un provvedimento precedentemente adottato, qualora ritenga che lo stesso sia illegittimo o inopportuno, al fine di ripristinare la legalità e tutelare l'interesse pubblico. Tale annullamento in autotutela determina la cessazione della materia del contendere nel giudizio promosso avverso il provvedimento annullato, con conseguente condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio, tenuto conto della non complessità della controversia. Il principio di autotutela amministrativa consente all'ente pubblico di rivedere e correggere i propri atti, anche in assenza di un ricorso giurisdizionale, al fine di assicurare il buon andamento e l'imparzialità dell'azione amministrativa, nel rispetto dei canoni di legalità, buona fede e affidamento. L'annullamento in autotutela di un provvedimento illegittimo rappresenta, pertanto, un rimedio straordinario a disposizione dell'amministrazione per rimuovere gli effetti di un atto viziato, senza necessità di attendere l'esito di un eventuale giudizio. Tale potere di autotutela, tuttavia, deve essere esercitato nel rispetto dei principi di proporzionalità e ragionevolezza, al fine di contemperare l'interesse pubblico con la tutela delle posizioni giuridiche dei privati coinvolti. La cessazione della materia del contendere, conseguente all'annullamento in autotutela, comporta la condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio, in applicazione del principio della soccombenza virtuale, salvo che ricorrano particolari ragioni di equità che giustifichino una diversa statuizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/06/2017

N. 07009/2017 REG.PROV.COLL.

N. 02979/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2979 del 2007, proposto da:
Borgo Ardeatino società a r.l. e Caporicci Luigi, rappresentati e difesi dall'avv. Selena Luffarelli, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Stazione di S. Pietro, 45;

contro

Comune di Albano Laziale, non costituito in giudizio;
Agenzia di Sviluppo Provincia di Roma ASP, Società Consortile a r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avv.ti Paolo Pittori e Elisa Scotti, con domicilio eletto presso lo studio del primo in Roma, Lungotevere dei Mellini, 24;

per l'annullamento

del pr…

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