Il giudice di legittimità non può riesaminare il merito delle valutazioni compiute dal giudice del riesame in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, in quanto tale sindacato è estraneo al perimetro del controllo di legittimità riservato alla Corte di Cassazione, la quale può intervenire solo in presenza di vizi di legittimità, quali la violazione di legge o il difetto di motivazione, e non anche per una diversa valutazione degli elementi di prova. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del tribunale del riesame che abbia confermato la misura cautelare è inammissibile qualora si risolva in una mera critica delle valutazioni di merito compiute dal giudice di merito, senza dedurre specifici vizi di legittimità. In tali casi, la Corte di Cassazione è tenuta a dichiarare l'inammissibilità del ricorso e a condannare il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, in applicazione dei principi affermati dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 186 del 2000.