Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 6633 del 23 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:6633PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia sussiste anche in assenza di una condizione di totale soggezione psicologica della vittima, essendo sufficiente uno stato di avvilimento generale conseguente alle abituali vessazioni subite, che non esclude sporadiche reazioni vitali ed aggressive della stessa. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che le condotte violente e minacciose del reo siano state costanti e ininterrotte, essendo sufficiente che esse abbiano determinato nella vittima una condizione di sofferenza fisica e morale, tale da integrare una sistematica sottoposizione a maltrattamenti. La sussistenza di un concreto e attuale pericolo di recidiva, che giustifica l'applicazione di una misura cautelare, può essere desunta dalla gravità delle condotte violente poste in essere dall'indagato, dalla sua scarsa capacità di controllo degli impulsi delittuosi e dalla formulazione di minacce di morte nei confronti della vittima, a prescindere dall'esistenza di prove dirette circa l'invio di messaggi minatori. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, può legittimamente disattendere le dichiarazioni di terzi informati che, prendendo le difese dell'indagato, negano o minimizzano la portata delle condotte violente, ove tali dichiarazioni risultino smentite da altri elementi probatori, come il circostanziato racconto della persona offesa, i referti medici e le risultanze delle indagini.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 11/11/2021 del Tribunale di Caltanissetta;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza sopra indicata il Tribunale di Caltanissetta, a…

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