Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7300 del 21 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:7300PEN

Massima

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Il giudice di merito può fondare la pronuncia di responsabilità penale esclusivamente sulle dichiarazioni della persona offesa, purché siano valutate in termini di credibilità soggettiva e attendibilità intrinseca del racconto, con motivazione più penetrante e rigorosa rispetto a quella richiesta per la testimonianza di qualsiasi altro dichiarante. Tale valutazione, che non necessita di riscontri estrinseci, salvo che il giudice non incorra in manifeste contraddizioni, è insindacabile in sede di legittimità, se congruamente motivata. Inoltre, la mancata concessione del beneficio della non menzione della condanna nel casellario giudiziale, se già concessa la sospensione condizionale della pena, comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza, con diretta applicazione del beneficio da parte della Corte di Cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/05/2021 della CORTE APPELLO di ROMA
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIUSEPPE COSCIONI;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. GIORGIO LIDIA, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Roma, con sentenza del 5 maggio 2021, confermava la sentenza di primo grado …

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