Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 33037 del 17 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:33037PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia, di natura abituale, si configura quando vi sia una serie di condotte reiterate nel tempo, caratterizzate da violenza fisica e psicologica, tali da provocare uno stato di sofferenza e prostrazione nella vittima. L'interruzione temporanea della condotta delittuosa, dovuta a fattori esterni come la malattia di un figlio, non esclude la sussistenza di un unico reato abituale, purché le condotte riprendano successivamente, anche se con modalità meno violente, in quanto il requisito dell'abitualità non richiede la continuità ininterrotta delle condotte, ma la loro reiterazione nel tempo. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che ogni singolo episodio sia dettagliatamente contestato, essendo sufficiente che l'imputazione faccia riferimento agli elementi essenziali della fattispecie, senza che la successiva emersione di ulteriori episodi, anche se non espressamente contestati, integri un "fatto nuovo" tale da violare il principio di corrispondenza tra accusa e sentenza. La valutazione della credibilità della persona offesa e dell'attendibilità delle sue dichiarazioni rientra nell'esclusiva competenza del giudice di merito, la cui motivazione non è censurabile in sede di legittimità se logica e congruente con gli elementi probatori acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/12/2017 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. LAURA SCALIA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. SPINACI SANTE che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
L'avvocato (OMISSIS) del foro di TORINO difensore di (OMISSIS) dopo discussione insiste nell'accoglimento dei motivi di ricorso.
RITENUTO I…

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