Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1934 del 2020

ECLI:IT:TARSA:2020:1934SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di un edificio, ha stabilito i seguenti principi di diritto: 1. L'annullamento di un permesso di costruire in sanatoria non genera la reviviscenza delle istanze di condono ad esso sottese, né l'obbligo per l'amministrazione di rideterminarsi su di esse. L'annullamento reintegra direttamente l'abusività dell'edificazione, rendendo legittima la successiva misura demolitoria. 2. Gli interventi edilizi eseguiti in pendenza di una domanda di condono, senza rispettare le condizioni di legge, integrano nuovi abusi edilizi, sanzionabili con l'ordine di demolizione, a prescindere dalla sorte della domanda di condono. 3. Tuttavia, l'ampliamento di una porzione dell'edificio, assentito con un distinto permesso di costruire rispetto a quello annullato, non rientra nel perimetro dell'annullamento e non può essere oggetto della successiva ordinanza di demolizione. 4. L'art. 38 del d.p.r. n. 380/2001, che prevede la possibilità di "fiscalizzare" gli abusi edilizi mediante il pagamento di una sanzione pecuniaria, si applica solo ai vizi di natura meramente procedurale del titolo edilizio annullato, e non anche a vizi sostanziali, salvo casi eccezionali di impossibilità concreta di demolizione. 5. L'omissione della comunicazione di avvio del procedimento non inficia la legittimità dell'ordinanza di demolizione, trattandosi di un atto dovuto e vincolato, che non richiede il previo contraddittorio. 6. La mancata notificazione dell'ordinanza di demolizione a tutti i comproprietari non incide sulla legittimità dell'atto, ma solo sulla sua efficacia nei confronti dei soggetti pretermessi.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/12/2020

N. 01934/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01682/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1682 del 2019, proposto da
Antonio Cuono, rappresentato e difeso dagli avvocati Antonia Maione, Mariangela Agresti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Castellabate, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Sergio La Pastina, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Salerno, domiciliataria ex lege in…

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