L'accensione di artifizi pirotecnici in luoghi pubblici, anche senza il loro lancio, integra il reato di cui all'art. 703 c.p. a tutela dell'incolumità fisica delle persone, in particolare quando avviene in contesti di assembramento e tensione sociale, senza la prescritta autorizzazione dell'autorità competente. Il giudice, nel valutare la sussistenza della particolare tenuità del fatto ai sensi dell'art. 131-bis c.p., deve considerare non solo l'offesa tipica del reato, ma anche le concrete modalità di svolgimento della condotta e le possibili conseguenze atipiche, come i rischi per la pubblica incolumità derivanti dall'accensione di fiamme libere in luoghi affollati. La presenza di situazioni di criticità e tensione nel contesto in cui si realizza il fatto, come scontri tra gruppi contrapposti o con le forze dell'ordine, costituisce un elemento idoneo ad escludere la particolare tenuità del fatto, in ragione dell'aggravata compromissione dell'interesse tutelato dalla norma incriminatrice.