Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2193 del 19 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:2193PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo sulla motivazione della misura cautelare, verifica la congruenza della valutazione degli elementi indizianti rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter procedere ad una nuova e diversa valutazione del compendio indiziario. Pertanto, il giudice di merito, nel ricostruire il quadro indiziario a carico dell'indagato, deve dare adeguata contezza delle ragioni che lo hanno indotto ad affermare la gravità del medesimo, senza che il giudice di legittimità possa sindacare tale valutazione se non in presenza di vizi logici o giuridici manifesti. Inoltre, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza delle esigenze cautelari, deve motivare in modo specifico sull'attualità del pericolo, anche in relazione alla durata della custodia cautelare già sofferta, senza che il mero decorso del tempo sia sufficiente ad escludere tale pericolo, ove siano presenti elementi concreti idonei a dimostrare la perdurante pericolosità sociale dell'indagato. Infine, il giudice di merito, nel disporre la misura cautelare più grave, deve dare conto dell'adeguatezza della stessa in relazione alle esigenze cautelari da soddisfare, senza che il ricorrente possa meramente opporre una diversa valutazione delle circostanze.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAPOZZI Angelo - Presidente

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombretta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 06/06/2022 del Tribunale di Roma;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa CALVANESE Ersilia;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. RICCARDI Giuseppe, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento dei motivi…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.