Cassazione penale Sez. I sentenza n. 34739 del 9 agosto 2016

ECLI:IT:CASS:2016:34739PEN

Massima

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Il concorso esterno in associazione mafiosa si configura quando il soggetto, pur non inserito stabilmente nella struttura organizzativa del sodalizio criminoso e privo dell'affectio societatis, fornisce un contributo concreto, specifico, consapevole e volontario che abbia effettiva rilevanza causale per la conservazione e il rafforzamento delle capacità operative dell'associazione o di un suo particolare settore, ramo di attività o articolazione territoriale, essendo diretto alla realizzazione, anche parziale, del programma criminoso della medesima. Tale contributo può consistere in un unico intervento a carattere occasionale, purché abbia una rilevanza causale ai fini del perseguimento degli scopi associativi. Ai fini dell'applicazione della misura cautelare, è sufficiente l'emersione di elementi probatori idonei a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato, senza che sia necessario il rispetto dei più stringenti criteri richiesti per il giudizio di merito ai sensi dell'art. 192, comma 2, c.p.p. La valutazione del peso probatorio degli indizi è compito riservato al giudice di merito, il cui controllo di legittimità da parte della Corte di Cassazione è limitato alla verifica della congruenza della motivazione rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie. Sussiste la presunzione di pericolosità prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, in quanto tale fattispecie integra comunque una forma di partecipazione nel reato associativo, e il giudice può escludere l'attualità delle esigenze cautelari solo in presenza di circostanze, oggettivamente emerse, idonee a revocare in dubbio la ripetibilità del contributo causale offerto dall'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NOVIK ((omissis)) - rel. Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO F. Maria S. - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 4146/2015 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 30/07/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)) NOVIK;
sentite le conclusioni del PG Dott.ssa FODARONI ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito il difensore avv. ((omissis)), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RILEVATO IN FATTO
1. Con ordinanza del 7 agosto 2015, il Tribunale di Napoli, investito ai sensi dell'articolo 309 c.p.p…

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